foraging

Andar per Erbe o Foraging?

La definizione più sincera e schietta, che assomiglia molto allo spirito di chi ci va davvero nei boschi e nei prati, è “andare per erbe”.

Se volete usare invece un linguaggio forbito, eccovi accontentati: con il termine foraging si indica la pratica di raccogliere, senza danneggiare la natura, il cibo che cresce spontaneo tra prati e campi, nei boschi di montagna, nelle foreste, nelle acque dei laghi, lungo gli argini dei fiumi e nelle lagune.

Conosciuta e praticata da secoli, è possibile tornare indietro fino alla contrapposizione tra uomo raccoglitore e uomo agricoltore, è stata una fonte intelligente di approvvigionamento alimentare dovuta spesso alla necessità di far fronte a carestie e periodi di penuria alimentare.

“La tradizione di andare per erbe è antica, così come la loro conoscenza”, certo ci vuole fatica e soprattutto rispetto, “non è necessario raccogliere molto: in cucina bastano una decina di materie prime, non bisogna essere ingordi. Per arricchire un piatto basta anche solo qualche foglia”.

Servono anche conoscenza del territorio e delle stagioni, perché ogni erba dà il meglio di sé in un determinato periodo dell’anno.

Andare per erbe, diffonde la cultura della raccolta, nel rispetto della sicurezza personale e della tutela del il territorio. “Raccogliere”, ci spinge ad approfondire la conoscenza e lo studio del mondo vegetale, delle piante disponibili e del loro uso, avvicinandoci all’etnobotanica e a comprendere il modo complesso con cui il cibo è legato alla nostra esistenza. Questo concetto è facile da dimenticare, abituati come siamo a prendere ciò che mangiamo dagli scaffali di un supermercato o dal menù di un ristorante dove la disponibilità è immediata e priva di sforzi produttivi apparenti. Raccogliere i frutti da sé significa riportare il contatto con la terra e con la fatica nella nostra esistenza e anche se fatto solo sporadicamente, questo potrebbe comunque aiutarci a ristabilire una consapevolezza concreta delle materie di cui ci nutriamo e della loro origine.

Si organizzano passeggiate di riconoscimento e raccolta di erbe spontanee buone da mangiare, tutte le mattine, su prenotazione.

In questo periodo possiamo ammirare la fioritura di Anemoni e di alcune  Orchidee selvatiche, che solo un occhio attento può riconoscere, ma sopratutto un patrimonio da conservare.

Le nostre proposte:

  • passeggiate storico-naturalistiche giornaliere, tra vicoli, fonti storiche, pinturette, chiese rurali
  • passeggiate naturalistiche alla scoperta della biodiversità, riconoscimento e raccolta erbe spontanee buone da mangiare.
  • Alla scoperta delle Orchidee selvatiche, che iniziano a fiorire anche a Febbraio.
  • escursioni personalizzate per famiglie.
  • escursioni personalizzate per gruppi.
  • laboratori esperenziali.

Informazione e Contatti:

Marisa Nanni guida AIGAE 3315663599, manni20@gmail.com

Pubblicato in Alimentazione, Passeggiate e Visite Guidate, Territorio.

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