Il programma delle escursioni per dicembre 2016:
26 Dicembre
Sentiero dei Gradoni e XXXV Presepe Vivente nella Grotta di Frasassi a Genga
Il Parco della Gola della Rossa e di Frasassi è l’area dell’Appennino marchigiano dove più che altrove si manifesta il fenomeno del carsismo tipico dei massicci calcarei, non solo con i famosi ipogei delle Grotte Turistiche che sono una parte del Sistema, ma anche con emergenze visibili all’esterno. Una di esse è l’imponente Foro degli Occhialoni che “buca” il Monte di Frasassi testimoniando la presenza di una cavità probabilmente emersa per l’azione erosiva del Sentino che ha scavato la Gola e generato il processo carsico della zona. Dall’abbazia di san Vittore l’itinerario passa per Pierosara, borgo che ricorda l’amore osteggiato tra la pastorella Sara e il nobile Piero, fino al tempio del Valadier nella Grotta di Frasassi.
I Presepi Viventi sono “rappresentazioni teatrali” della natività il più delle volte organizzati in antichi borghi o in luoghi caratteristici che ben si prestano a ricreare l’atmosfera natalizia e la cui usanza iniziò nel lontano 1223 a Greccio per l’iniziativa di san Francesco d’Assisi. A Genga si svolge lungo il percorso che dalla Gola di Frasassi conduce alla Grotta di Frasassi dove si trova il Tempio del Valadier e l’eremo di santa Maria Infra Saxa per una estensione totale di 30.000 m2 a cui prestano la loro opera oltre 300 figuranti in costume. Salendo lungo le 14 stazioni della via crucis si incontrano le varie “botteghe” fino alla cavità naturale dove dal monastero i bambini vestiti in bianco fanno la Passeggiata degli Angioletti.
Sabato 3 dicembre 2016
Monte Sorbo e Lago di Talvacchia.
La Valle del Castellano risale l’omonimo torrente inoltrandosi nei boscosi Monti della Laga passando per l’arroccato borgo di Castel Trosino e quindi per il lago di Talvacchia incontrando piccole e “sperdute” frazioni di case realizzate in conci di arenaria a testimonianza del lavoro che un tempo animava la montagna di boscaioli, pastori e agricoltori. La facile cresta del Monte Sorbo oltre ad essere un percorso poco frequentato e silenzioso offre dei bellissimi “verdi panorami” collegando l’abitato di Forcella a san Gregorio, luogo in cui nacque nel 1798 Giovanni Piccioni, il brigante onesto e integerrimo che mosse anche contro i piemontesi vittoriosi sui papalini nella decisiva battaglia di Castelfidardo.
Il vasto territorio di Ascoli Piceno si estende verso i Monti della Laga disseminato di piccole e sperdute frazioni tra cui l’abitato di Talvacchia sorto sul rilievo dove per primi arrivarono i monaci farfensi a costruire la chiesa dedicata a san Gregorio Magno. Le origini risalgono al feudo dell’antico Castello di Rufignano e per la panoramica posizione era un importante punto di controllo e difesa sulla Valle del Castellano, confine tra Marche ed Abruzzo, contro il brigantaggio e gli scontri con l’esercito Francese. Dal 1960 il piccolo paese si “affaccia” sull’omonimo Lago formato dall’alta diga che sbarra il torrente Castellano dalle acque ricche di pesci ciprinidi che in autunno solitamente scendono a scoprire i vecchi ponti e case.