Il Borgo di Montottone custodisce nel suo territorio diverse edicole votive, chiamate nelle Marche “Pinturette”, alcune antiche, altre più recenti, alcune offerte alla vista di tutti, altre custodite all’interno di abitazioni.
L’edicola o “Pinturetta”, è una struttura architettonica di piccole dimensioni, con la funzione di ospitare e proteggere un’immagine sacra. Il termine edicola deriva dal latino “aedicula”, diminutivo di “aedes” (tempio).
Edificate da privati cittadini come atto di devozione o come atto di riconoscenza verso i Santi o la Madonna per una grazia ricevuta, le edicole votive da sempre rappresentano espressione dell’arte e della religiosità popolare.
La funzione dell’edicola era ed è, per quelle rimaste, punto di aggregazione e di riferimento per tutto il vicinato come luogo di culto per recitare il Rosario o semplici orazioni nel corso della giornata, in particolare, nel mese di maggio. In passato le edicole votive venivano poste a protezione di una casa o di una strada ed erette dagli uomini della contrada, mentre alle donne veniva affidato il compito di tener viva la devozione e a prendersi cura dell’edicola, della “loro” edicola con qualche fiore o con un lumino. Il loro valore risiede nella testimonianza di fede della comunità tutta e, pertanto, esse andrebbero tutelate al di là del loro più o meno grande valore artistico. Queste edicole risultano spesso invisibili agli occhi del passante ignaro del loro significato, nascoste anche visivamente dai mutamenti del vivere moderno, eppure nelle campagne si riscontra un perdurare di questa religiosità semplice che ancora si esprime nelle processioni nel mese di maggio e nella committenza di targhe devozionali. E’ una forma di religiosità popolare che ha sicuramente in larga parte risentito del progresso e degli sconvolgimenti oltre che paesaggistici anche sociali e del proprio sentire religioso, ma che non ha tuttavia del tutto perso quelle connotazioni originarie di legame col proprio vissuto quotidiano, col proprio territorio e con le proprie tradizioni, che non vogliamo dimenticare. Sono proprio queste le ragioni che ci stimolano ad attivarci per preservare e cercare di integrare queste opere all’interno di percorsi non solo religiosi, ma anche culturali, architettonici, inserendo all’interno di un percorso, le Pinturette stesse, viste in un contesto più ampio, e rapportate all’ambiente come elementi di supporto alla bellezza di tutto il territorio.
Le edicole sono poste lungo le strade, perché camminare è faticoso e camminare alla presenza del Signore rinfranca l’anima, dà coraggio. E il loro essere sui muri delle case trova spiegazione con il fatto che è lì che si compiono le vicende umane, è lì che si origina e termina la vita; è lì che nasce, cresce, si custodisce l’amore fra gli sposi e per i figli, si intrecciano i momenti di gioia con quelli della sofferenza; si impara a parlare e a pregare, a vivere e a morire: l’edicola si carica quindi anche di un significato individuale che prescinde dalla sua complessità, ma che esprime, nella semplicità la profonda devozione.
( Fonte: https://www.weboli.it/cosa-visitare/architetture/edicole-votive.html)
Proponiamo alcuni itinerari, dove le Pinturette sono le protagoniste, nelle varie contrade del paese. Eschito, Forche di Tenna, Monte Roso, Pisciarello, San Pietro Martire, San Lorenzo, Trescio sono i nomi delle sette contrade, ognuna delle quali è rappresentata da un simbolo (il cavallo, lo scoiattolo, la volpe, il granchio, il drago, il serpente).
Itinerario Contrada Monte Roso:
passeggiata storico-naturalistica
Giro ad anello di circa 10km, partendo dal centro storico di Montottone, tra vicoli passando per il borgo dei Vasai, proseguendo lungo via Rivo per risalire verso Monsampietro Morico, per continuare verso Monte Roso. Strada asfaltata alternata a strada brecciata, con un dislivello di circa 240m.
La contrada Monte Roso, è una delle contrade più importanti del paese di Montottone e nel 2012 ha debuttato vincendo il palio tra le altre sei contrade del paese. Questa parte del paese è poco abitata, ci sono soltanto 4-5 famiglie e 2-3 case sono state abbandonate circa 40 anni fa. Uliveti e campi coltivati, attraversati fino al 2012 da una strada brecciata bianca, attualmente asfaltata, su richiesta dei residenti, offre un ampio panorama collinare. L’edicola di Monte Roso fu costruita per desiderio di don Carlo Grazioli. Il fratello Giuseppe, nella metà dell ‘800, aveva comprato il terreno dalla famiglia Breccia per coltivarlo e costruirvi la propria casa. Nei pressi della casa già esistente vi era una stele intitolata alla Madonna e per questo don Carlo propose l’omaggio a Maria e collaborò alla realizzazione di una edicola provvedendo anche all’immagine da esporre. Per la realizzazione dell’attuale edicola in occasione dell’anno Santo 2000, Nazario Grazioli nipote degli antichi proprietari, procurò a sue spese il materiale occorrente e gli uomini della contrada collaborarono con la manodopera alla ricostruzione. Scelsero per l’edicola il punto più alto del terreno e quindi il più centrale alla contrada e la intitolarono alla “Madonna degli Ulivi”.
Itinerario Contrade Eschito – Forche di Tenna
L’edicola dell’Eschito è la più recente, si trova fuori dalla porta romana in contrada Eschito. Fu costruita nel 2011 per iniziativa di Italo Carelli che insieme a Giuseppe Fintini provvide alle spese e alla costruzione. In alto, sotto la cuspide del tetto a due spioventi, una mattonella terracotta riporta la scritta “O pellegrin che passi per la via non dimenticar di salutar Maria” e su un’altra mattonella più in basso si legge “Per omaggio a Maria gli abitanti del borgo edificarono AD 2011 29 maggio.”
presto i dettagli
Itinerario Contrade Pisciarello – Trescio:
presto i dettagli
Itinerario Contrade San Pietro Martire – San Lorenzo: