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“LE TACCOLE TRA STORIA, CUCINA E TURISMO“
“ Le Taccole sono prodotte in diverse parti d’Italia, ma è nelle Marche, in particolare nella provincia di Ascoli Piceno, che trovano la loro massima dolcezza e croccantezza, tanto da essere vendute in Germania con il nome di “erbsen Ascoli”.
Assommano in sè tre diverse caratteristiche molto apprezzate da chi è in dieta: sono sazianti, lassative e grazie alla presenza di fibre particolarmente solubili, diuretiche. Sono ricche di vitamina B9, che aumenta il generale senso di benessere e di energia fisica.”
Particolare varietà di pisello, denominata anche mangiatutto in quanto si mangia con l’intero baccello, caratterizzato, quest’ultimo, dal fatto che la membrana posta all’interno delle pareti del baccello è assente o comunque sottilissima.
Di colore verde-chiaro, forma larga e appiattita è lungo circa 10-15 cm. Le taccole sono particolarmente apprezzate per il loro sapore dolce e delicato.
Tartufo Nero di Roccafluvione
Il tartufo Nero di Roccafluvione si sviluppa preferibilmente su terreni derivanti dal disfacimento di rocce sedimentarie calcaree del periodo Mesozoico e Cenozoico. I frutti del Nero di Roccafluvione si sviluppano, in queste vallate, in terreni freschi e ben drenati, al limitare o all’ interno di boschi misti di latifoglie a partire da 500 metri fino a 900 – 1000 metri di altitudine, preferendo un’ esposizione fresca rivolta a Nord.
Il Nero di Roccafluvione fruttifica ad una profondità che va dai 5 ai 15 – 20 cm. Per raccoglierlo è obbligatorio l’ uso di un cane addestrato e di un vanghino la cui lama non deve superare i 6 cm. di larghezza. Non è permesso dai vigenti regolamenti raccogliere più di un Kg. di tartufo al giorno.
Se lo si acquista fresco, il tartufo va pulito accuratamente con uno spazzolino sotto l’acqua corrente per eliminare tutti i residui di terra. Non si può solo strofinare come facciamo comunemente con i funghi normali; rischieremmo di gustare tartufo e terra! Poi si fa asciugare e si grattugia. Lo si copre d’ olio extravergine d’ oliva ed eventualmente si aggiunge una punta di sale, ma non tutti lo fanno. Trattato in questa maniera, il tartufo può essere conservato in frigorifero per qualche giorno.
Si utilizza crudo, cotto o sotto forma di succo, essenza o concentrato. In commercio si trova sia fresco che confezionato in barattoli sotto sale o tagliato a fettine sott’ olio.