La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
IL SOLE passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione il 23, per poi passare a quella dell’Ofiuco. Man mano le giornate si accorceranno di circa un’ora.
- 1 novembre: sorge alle 06:43, tramonta alle 17:04
- 15 novembre: sorge alle 07:00, tramonta alle 16:49
- 30 novembre: sorge alle 07:18, tramonta alle 16:40
LA LUNA sarà in fase di Primo Quarto il 7, in plenilunio il 14, in Ultimo Quarto il 21 ed infine in novilunio il 29. Il nostro satellite si troverà al perigeo (alla minima distanza dalla Terra) il 14 (356511 km) e all’apogeo (massima distanza dalla Terra) il 27 (406555 km). Inoltre, il 14 novembre 2016 si verificherà una Superluna: il nostro satellite non percorre un’orbita circolare attorno alla Terra, ma ellittica, e quindi nell’arco di un mese non si trova sempre alla stessa distanza dalla Terra, ma ad una distanza variabile tra un valore minimo (detto appunto perigeo) ed un valore massimo (l’apogeo). La differenza tra i punti di massimo e minimo è di circa 50.000 chilometri, abbastanza per farla apparire del 14% più grande e del 30% più luminosa. Si tratta di un normale fenomeno dovuto al fatto che la Luna si trova alla minima distanza dalla Terra, un fenomeno ciclico e non raro ma comunque spettacolare e suggestivo.
- Primo Quarto il 7 (ore 19:53)
- Luna Piena il 14 (ore 13:54)
- Ultimo Quarto il 21 (ore 08:36)
- Luna Nuova il 29 (ore 12:20)
sorgere e tramontare:
- 1 novembre: sorge alle 08:01, tramonta alle 18:27 del giorno 16
- 15 novembre: tramonta alle 07:38, sorge alle 18:04
- 30 novembre: sorge alle 07:45, tramonta alle 17:46 del giorno 16
PIANETI
Mercurio torna osservabile la sera sull’orizzonte ovest. A fine mese si potrà distinguere tra le luci del crepuscolo serale. Venere è protagonista del cielo occidentale nelle prime ore della sera. Marte è ancora visibile a ovest nelle prime ore della sera. Giove domina la scena mattutina, ben visibile a sudest prima dell’alba. Saturno inizialmente si può distinguere sull’orizzonte sudovest, a destra rispetto a Venere, ma col passare dei giorni diverrà sempre più indistinguibile tra le luci del crepuscolo. Urano (per mezzo di un telescopio) è osservabile per quasi tutta la notte nel suo tragitto che lo porta a culminare a sud. Nettuno è osservabile (per mezzo di un telescopio) solo nella prima parte della notte a sudovest.
Congiunzioni: Luna-Saturno-Venere il 2; Luna-Marte il 6; Luna-Giove il 25; Luna-Saturno-Mercurio il 30.
Costellazioni: Nord troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore. Nonostante il cielo invernale tenda sempre più a farsi spazio, è ancora possibile osservare il “Triangolo Estivo” (Altair nell’Aquila, Vega nella Lira e Deneb nel Cigno) a nordovest, dove è anche possibile sorgere la costellazione di Ercole prima del tramonto. Spostandosi in direzione ovest troveremo il Capricorno e l’Acquario, al di sopra del quale osserveremo la costellazione dei Pesci e l’Ariete. A sinistra rispetto a quest’ultima troveremo successivamente il Toro e i Gemelli, ed ancora il Cancro e il Leone. A sudest è protagonista Orione.
Allo zenit vi è Pegaso, seguita da Andromeda e da Perseo e in direzione nord la ben riconoscibile Cassiopea.
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l’opportunità di ammirare brevemente, sull’orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il “Triangolo Estivo”, ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull’orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell’Ariete.
Chi osserva da luoghi con l’orizzonte meridionale privo di ostacoli – in pianura o sul mare – può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell’eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l’Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell’imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un’altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell’Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel “cielo di ottobre”: il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la “W” di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l’Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del “Gruppo Locale”, la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Per approfondire: