Ripa Bianca e XXI Palio di san Floriano a Jesi
La riserva regionale di Ripa Bianca prende il nome dai calanchi che solcano gli scoscesi pendii delle colline che la delimitano a sud, le formazioni geologiche che sono la conseguenza del forte uso del territorio il cui eccessivo disboscamento provoca il dilavamento del suolo erodendone le alture. Prima dell’istituzione dell’Area Protetta (avvenuta nel 2003) la zona era addirittura usata come discarica e si cavava ghiaia dal lago che invece oggi è un bacino frequentato sia da uccelli stanziali che migratori e in particolare dalle Nitticore. L’altro importante recupero è stata la realizzazione di piccoli allevamenti e orti “contornati” da siepi e alberate come un tempo erano parte integrante del paesaggio marchigiano.
Il Palio di san Floriano è la rievocazione storica che Jesi dedica all’antico patrono martirizzato il 4 maggio del 304 dc la cui prima edizione risale al lontano 1227. La versione moderna è stata ripresa nel 1994 con la cerimonia religiosa in ricordo della presentazione del Pallio (il drappo in seta raffigurante san Floriano o il Leone di Jesi), l’assoggettamento dei Castelli dellaRespublica Aesina alla città madre effettuata insieme all’offerta di cera, successivamente sostituita da cospicua donazione di soldi. Ne è parte la “scampanata”, corsa dei bambini che rievoca la leggenda della sfida tra il santo e il Diavolo per arrivare primo a suonare le campane a cui seguono i Giochi con la gara dell’anello e la Fiera dal 30 aprile all’8 maggio.
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