Lago di Pilato

Lago di Pilato, luogo di straordinaria bellezza.

Il Lago di Pilato, uno specchio d’acqua situato sul Monte Vettore all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, appartenente al comune di Montemonaco, è un luogo di straordinaria bellezza immerso nella natura ed avvolto dal mistero. Dopo una primavera molto piovosa e nevosa (in alta quota),   i due “laghetti” che normalmente formano il Lago di Pilato sono uniti a formare la famosa forma a “Occhiali” del lago nella sua massima portata.

Situato nel Parco dei Monti Sibillini è l’unico lago naturale della regione Marche e sicuramente uno degli ultimi laghi di origine glaciale rimasti nell’Appennino. A 1949 m di altitudine s.l.m., è collocato in una conca, un circolo glaciale con accumuli morenici segno evidente dei ghiacciai presenti durante l’era del Quaternario. Circondato dalle più alte vette dei Monti Sibillini (Monte Vettore – 2476 m, Punta di Prato Pulito – 2373 m, Cima del Lago – 2422 m, Cima del Redentore – 2448 m, Pizzo del Diavolo – 2410 m) nella stagione del suo massimo invaso è lungo circa 500 m, profondo 15-20 m e largo, nella sua parte centrale, 125-150 m.

La magia inizia proprio dal nome, il Lago di Pilato,  ricavato da una leggenda secondo la quale in queste acque sarebbe finito proprio il corpo di Ponzio Pilato mandato a morte da Tiberio. La tradizione vuole che il corpo di Pilato venne chiuso in un sacco, posato su un carro di 2 bufali che vennero lasciati liberi di camminare senza meta . Da Roma i 2 animali giunsero proprio qui tuffandosi nelle acque del lago con il corpo del Governatore. A guardia del sacco venne posto un pretoriano, il quale venne trasformato in roccia..Ancora oggi sorveglia il lago con il nome di “Gran Gendarme”. Inoltre, si crede che la striscia di ghiaia che costeggia il lago per un certo tratto sia proprio la traccia della corsa del carro di Pilato. Questa prima leggenda ci fa anche di capire perché, sin da tempi antichi, questo lago sia stato sempre considerato come meta di streghe e negromanti.
Alcune antiche testimonianze raccontano di come i primi visitatori del lago videro le acque totalmente rosse e per questo pensarono di essere giunti nel luogo in cui il regno dei viventi entrava in comunicazione con quello dei morti.

Nell’Archivio Storico del Comune di Montemonaco è inoltre presente  una pergamena del 1400, atestimonianza che il lago, in epoca medievale, era frequentato da “cavalieri dediti all’arte dell’alchimia provenienti da ogni parte d’Europa”.
Il lago è anche abitato da una presenza che possiamo trovare solo ed esclusivamente qui, ovvero il Chirocefalo del Marchesoni, un crostaceo di colore rosso fuoco.

Consigliamo questa imperdibile escursione, dove paesaggi alpini, imponenti pareti rocciose e fioriture multicolori ci accompagneranno  fino alle azzurre e incontaminate acque del Lago misterioso. La Guida Ambientale Escursionistica, AIGAE, Andrea Picirilli, durante il percorso ci narrerà, per i più curiosi le leggende legate a questo luogo, ammirando  e scoprendo una natura nascosta, con sosta nel Bosco dei Faggi di Pietra.

Per escursioni infrasettimanali contattare:

info@marcheplace.it

Andrea Piccirilli Cell. 3282932998

 

lago di pilato

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