30 Gennaio
Anello di Marsia e I Fiera internazionale del Tartufo Nero pregiato a Roccafluvione.
L’area del Monte Ceresa si estende per 12.000 ettari tra i parchi dei Monti Sibillini e dei Monti della Laga fino alcomune sparso di Roccafluvione con un ambiente prevalentemente boscoso e ricco d’acqua per la natura arenacea del suolo. Molti e interessanti sentieri ne percorrono le suggestive valli e le panoramiche creste attraversando piccoli abitati il più delle volte ormai abbandonati e un tempo vie di comunicazione per le genti del posto. Intorno Marsia si snoda un bell’anello che partendo dall’insolito “Ponte Nativo” di roccia naturale sul Fluvione con il mulino idraulico sale agli “aerei” abitati di Collemoro e Vallicella dove il panorama si apre verso i Monti Gemelli per rientrare all’Abbazia di santo Stefano.
23 Gennaio
Fosso della Rota e Tarucchio e visita di Massa Fermana.
Le “ondulate” Colline Marchigiane tra Montegiorgio, Monte Vidon Corrado, Montappone e Massa Fermana sono incise da fossi che scendono verso valle a confluire nell’Ete Morto percorrendo anse in mezzo al tipico paesaggio agrario dell’entroterra. Il Fosso della Rota prende il nome dalla contrada da cui origina e nella parte iniziale passa per “lu Vullicaru”, un vulcanello di fango analogo ad altri della zona, per poi attraversare una suggestiva forra e confluire quindi nel Fosso Tarucchio. Di questo si può seguire il corso con piacevoli sentieri un tempo percorsi da carri in uno splendido ambiente naturale dove prevale la vegetazione ripariale fino alla “Chiusa”, il salto d’acqua che alimentava l’antico mulino idraulico.
24 Gennaio
Eremo di Monte Giove e DCLXX Carnevale di Fano.
L’eremo di Monte Giove si trova sulle colline che contornano Fano arrivando alla panoramica altezza di 223 metri dove la vista spazia dal mare fino al massiccio del Monte Catria. Il complesso religioso risale al 1608, anno in cui imonaci camaldolesi acquisirono la proprietà del luogo terminando il convento nel 1627 con l’aiuto di svariate donazioni tra cui lo stesso comune di Fano. Oltre agli alloggi con orti degli otto monaci della comunità che gestiscono la farmacia nellatradizione monastica medievale e l’importante biblioteca ricostituita dal 1925, ci sono camere per l’accoglienza dei “viandanti”. L’eremo è infatti utilizzato per incontri di studio o ritiri spirituali nella sua magica e silenziosa atmosfera.