Si percorrono sentieri che attraversano Parchi, Riserve ed Aree naturalisticamente interessanti, ma ogni itinerario, ogni percorso, ha la sua peculiarità. E, soprattutto, ci porta in posti diversi.
Così ogni “uscita” ci offre la possibilità di scoprire luoghi intorno ai quali sono fiorite leggende, dove laStoria è passata lasciando solchi profondi, così come ha fatto la Geologia. E in ognuno di questi luoghi possiamo “perderci” dolcemente, senza nessuna fretta di ‘arrivare’, per ritrovare il senso di un passato ancora vivo e pulsante, se vorrete ascoltare i miei “racconti”…
DOMENICA 20 Aprile
da Tallacano al Monte Savucco e sosta al XXIV “Mercato Antiquario” ad Ascoli Piceno.
Il Gruppo del Ceresa si trova ad est del confine tra i Parchi dei Sibillini e della Laga e la cima più alta raggiunge la quota di circa 1500 metri. Costituito in prevalenza di arenaria offre una cospicua presenza di acqua e una rigogliosa copertura vegetativa. Tra i vari piccoli centri abitati vi è quello di Tallacano, il cui nome deriva forse dalla famiglia “Tagliacane”, le cui case sono addossate ad una cresta rocciosa. L’itinerario transita dapprima per la piccola chiesa rurale di san Pietro e quindi per il suggestivo canyon di Sasso Spaccato per arrivare quindi al Savucco dove il panorama è veramente spettacolare. Il percorso attraversa boschi di castagni, carpini e faggi insieme a rimboschimenti di pini e abeti.
Ascoli Piceno è una cittadina pianeggiante che sorge su un terrazzo fluviale alla confluenza del Castellano con il Tronto. Costruita in gran parte con il travertino estratto dalle cave dei dintorni che insieme alla notevole ricchezza architettonica e artistica ne fa una delle città più belle del centro Italia. Un tempo ricca di torri gentilizie e campanarie è conosciuta come la “città delle cento torri”. Il centro è rappresentato da Piazza Arringo e Piazza del Popolo, quest’ultima una delle più fotografate e ammirate d’Italia. Da oltre venti anni vi si svolge il terzo fine settimana del mese il “Mercatino Antiquario” nel centro storico. Vero riferimento per gli appassionati di questo genere con proposte di vari settori merceologici.
Lunedì 21 Aprile
Tradizionale messa alla Grotta dei Frati e visita dei musei di Cessapalombo.
Nel “Versante Fiorito” del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in alto sulla stupenda e selvaggia Valle del Fiastrone, si trova la Grotta dei Frati. È una cavità naturale dove dal 1300 al 1600 si insediarono i frati Clareni che vi costruirono la chiesa e i ricoveri. L’ordine era seguace di fra’ Angelo Clareno, dissidenti dei Francescani e considerati eretici si recavano nei vicini paesi sporadicamente per elemosinare e inveire contro i ricchi e le loro proprietà. Come tutti gli eremi della montagna era dotato di acqua corrente ottenuta sfruttando il ruscello che vi scorre vicino. I “fraticelli” furono perseguitati e infine obbligati a lasciare il luogo quando si deviò il corso d’acqua per farlo cadere sul romitorio.
A Cessapalombo e nelle vicine frazioni si pratica ancora l’antico mestiere della produzione del Carbone vegetale ottenuto “cuocendo” (e quindi disidratando) la legna. Il procedimento avviene nelle “Piazze Carbonaie” ricavate nei boschi dove si ammassano i rami tagliati secondo un preciso schema e lasciando un camino centrale. L’operazione dura tra 8 e 10 giorni durante i quali la temperatura deve essere mantenuta costante tra i 350 e i 450 gradi. Da ogni Carbonaia si ottengono in media 7-10 quintali di Carbone che corrispondono ad un quinto della materia prima iniziale. A Palazzo Simonelli è allestito il museo dedicato alle Carbonaie che raccoglie gli attrezzi del mestiere insieme a foto e documenti d’epoca.
Info: Pierluigi Tomassetti Guida Ambientale Escursionistica