Arte

Cristina Lanotte

Cristina Lanotte nasce ad Ascoli Piceno 1973. Insegna laboratori creativi, arte immagine e collabora con l’attrice Debora Mancini ed il musicista Daniele Longo illustrando fiabe animate. Dopo gli studi in arte incisoria e pittorica (ABA), Cristina si dedica principalmente all’illustrazione, frequentando i corsi di Perfezionamento di Illustrazione con G. Tessaro, J. Zabala, V. Facchini e P. Auladell presso la Fabbrica delle Favole di Macerata. Viene selezionata a diversi premi, i suoi ultimi lavori sono per le case editrici Alegre, Mondadori e per l’Associazione Illustratori di Milano.

Nel 2011 Cristina partecipa all’iniziativa Teatri del Mondo per Ragazzi di Porto Sant’Elpidio con una personale dal titolo Illustris.Cristina Lanotte

Nel 2012- L’Associazione Illustratori di Milano seleziona le sue illustrazioni dal tema “Le metamorfosi del viaggiatore” per l’esposizione presso il Palazzo delle Stelline di Milano Credito Valtellinese. Sarà allestita dal 18 ottobre al 2 dicembre 2012.

2012- Le sue illustrazioni vengono selezionate per l’esposizione del concorso “Ho il mal d’estro”, Lecce.
2012- Realizza le  illustrazioni per il libro” Leggende del fermano, dai Sibillini all’Adriatico” Albero Niro Editore. Uscito dicembre 2012.
2012-LETTURE ANIMATE In occasione dell’Inaugurazione dell’anno Accademico 2012-2013 presso l’Università Popolare della 3°età, Milano, realizza illustrazioni dal vivo mentre  l’attrice Debora Mancini recita le fiabe di Gozzano  e l’intrattenimento musicale è realizzato dal pianista Daniele Longo. 
2013 Collabora con la Fiordo srl Mondadori Direct per le copertine della Rivista Il Circolo Letterario.
2014 Spettacolo per un’attrice, un musicista polistrumentista e un’illustratrice.
VISIBILI CITTA’ INVISIBILI 2014
Cristina Lanotte realizzerà dal vivo una scenografia con oggetti e lavagna luminosa.

Mario Vespasiani

Nato nel 1978 vive e lavora a Ripatransone nelle Marche e nei luoghi che meglio si prestano a sviluppare i suoi progetti. La sua ricerca pittorica si concentra nello studio delle luminosità del colore e nei tempi di apparizione del soggetto nello spazio, che si dilata nel silenzio ai limiti del conosciuto. Le opere di Vespasiani adottano un linguaggio simbolico e la sua pittura parla di un più complesso itinerario dell’anima. Si incentra sul profondo mistero della creazione stessa, sull’esigenza di assoluto e di eternità, per diventare trasmissione del linguaggio dello spirito.

Le Nove Porte celesti di Mario Vespasiani

Nel 2008 a dieci anni dalla prima personale realizza la mostra che avvia il progetto denominato “La quarta dimensione” attraverso il quale propone un dialogo con alcuni grandi maestri dell’arte italiana a lui particolarmente vicini in un determinato momento della ricerca.

Il primo avvenne nel 2008 con Mario Schifano, nel 2010 presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Ascoli Piceno le sue opere si affiancarono all’astrattismo lirico di Osvaldo Licini e nel 2012 in tre chiese della diocesi di Fermo con i capolavori di Lorenzo Lotto. Con la mostra Gemine Muse espone ai Musei Capitolini di Roma, a 27 anni ha vinto il primo Premio Pagine Bianche d’Autore, nel 2011 viene invitato al Padiglione Italia della 45° Biennale di Venezia. Figura nel libro Fragili eroi di Roberto Gramiccia ritratti di artisti italiani dal futurismo ad oggi e sul Dizionario della giovane arte italiana edito da Giancarlo Politi. Dal 1998 sono circa trenta le mostre personali documentate con volumi prodotti in serie limitata, arricchiti da testi critici, interviste e da testimonianze trasversali. Ha esposto in tutta Italia in gallerie e spazi pubblici. Del suo lavoro se ne sono occupati oltre agli storici e ai critici d’arte, anche filosofi, scrittori, antropologi e teologi.