taccole

Le Taccole marchigiane – Massignano

 Le Taccole sono prodotte in diverse parti d’Italia, ma è nelle Marche, in particolare nella provincia di Ascoli Piceno, che trovano la loro massima dolcezza e croccantezza, tanto da essere vendute in Germania con il nome di “erbsen Ascoli”.

Le taccole sono una particolare varietà di pisello, denominata anche “mangiatutto”  in quanto si mangiano con l’intero baccello, max 10 cm di lunghezza per circa 3 di larghezza. Hanno un colore verde chiaro o biancastro, ed ora è il momento buono per la raccolta, quando i semi all’interno cominciano a ingrossarsi senza tuttavia diventare troppo grandi Il periodo di raccolta è compreso tra aprile e giugno. 

Hanno un colore verde chiaro o biancastro, ed ora è il momento buono per la raccolta, quando i semi all’interno cominciano a ingrossarsi senza tuttavia diventare troppo grandi. È determinante che siano di produzione locale, perché il segreto del loro gusto eccellente sta tutto nella velocità che passa tra il momento della raccolta e il consumo: dopo tre o quattro giorni di magazzino o un lungo viaggio non sono più la stessa cosa. Lo diciamo perché sono molto diffusi prodotti di origine marocchina, soprattutto in altri periodi dell’anno.

In tema di taccole è però importante fare un distinguo : la taccola di cui abbiamo parlato è una varietà di pisello (Pisum sativum macrocarpon) ed è ben differente per gusto e caratteristiche da ciò che spesso al mercato viene identificato con lo stesso nome (a parte le varianti regionali): le taccole dette “piattoni”, che invece sono una varietà di fagiolo (Phaseolos vulgaris). I piattoni sono più lunghi, anche 20 cm, stretti (1,5 cm), verdi o giallognoli. Sono più diffusi e anche loro fanno parte della schiera dei “mangiatutto”: forse è da qui che deriva la confusione terminologica.

Le gustose taccoline “pisello mangiatutto” sono più rare ed il prezzo varia in base alla qualità e zona di produzione. Costano meno al Centro Italia, come nelle Marche dove c’è una discreta produzione già attiva da qualche settimana. Sempre al Centro sono più convenienti anche i “piattoni”.

In  cucina le taccole sono proposte in ricette molto semplici e povere: il modo migliore di cuocerle è al vapore, in modo che mantengano quanto più inalterate le loro proprietà nutritive. Ottime condite semplicemente con olio, sale e limone, le taccole sono spesso proposte in insalate ricche, abbinate con uova e tonno, con cui si sposano perfettamente. Tra le ricette più comuni, troviamo le taccole al sugo, ripassate con pomodoro e servite con parmigiano filante. 

Le taccole si puliscono come i fagiolini, eliminando le estremità. Non è necessario eliminare anche il filamento, a meno che non sia duro, segno che la taccola è un po’ vecchia. Infine, vanno sciacquate abbondantemente in acqua corrente.

Si conservano in frigorifero, nello scomparto della frutta e verdura, per 2 o 3 giorni.

A  Massignano troviamo le taccole di coltivazione biologica dei fratelli Malavolta e degustare una nuova ispirazione di ChiaraluceMarmellata di taccole all’Anisetta Meletti. Deliziosa! parola di Chiaraluce

 

Alcune ricette gustose:

Maccheroncini con taccole, pere e speck

Ravioli allo zafferano con ripieno e salsa di taccole

Millefoglie di branzino e taccole

Marmellata di taccole all’Anisetta Meletti. Deliziosa! parola di Chiaraluce

Circuito degli Orti Massignano

Sabato 10 maggio 2014

Presentazione dei prodotti tipici comunali in iter De.c.o.

“I fischietti, Le Taccole, le Frittelle di Massignano “

Ore 20.30 Cena Menù degli Orti Presso Hotel Rist. “Villa Aniana”

Info e prenotazioni: 0735.72183 Prezzo di circuito 22.€

MENU’

Aperitivo di benvenuto con taccole pastellate.

ANTIPASTI

Medaglioni di tacchinella all’uva passa e aceto balsamico

Involtini di melanzana con pomodorini secchi e caprino

Pizza al formaggio con mouse di taccole e ciauscolo

Rosa di prosciutto nostrano, bignè di ricotta e taccole al vapore

PRIMI

Maltagliati di grano saraceno con carciofi, porcini, fava e taccole

Gnocchi di patate al sugo leggero con piselli e speck

SECONDO

Fesa di vitello al meglio del sottobosco

Contorno

misto di verdura saltata, insalata capricciosa.

DOLCE

Vino cantine locali, Acqua, Caffè

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Pubblicato in Enogastronomia, orto, Territorio.

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