Sibilla

L’ultima Sibilla

SibillaPresentazione del libro di MARIA LUCIANA BUSEGHIN con il contributo di GIANCARLO GAGGIOTTI (Carsa Edizioni, Pescara)

La letteratura sul mito della sibilla appenninica e sulle sue origini è vasta e diversificata; mancava tuttavia, sino ad oggi, una monografia sistematica su questo tema tanto straordinario e fecondo quanto multiforme e sfaccettato, che raccogliesse in un unico titolo di riferimento tutte le linee culturali di ricerca. Il risultato di questo lavoro è scaturito dalla necessità, avvertita esplicitamente dall’autrice, di fare il punto della situazione, dando conto dello stato degli studi ultracentenari, raccontando le storie più suggestive tratte dalla tradizione popolare, ricercando le radici del mito sibillino appenninico e aprendo a possibili ipotesi sulla sua tenace sopravvivenza. La figura della Sibilla appenninica, giunta attraverso numerose metamorfosi fino a noi, origina nel mondo antico, fondendo elementi e influenze sia italiche che greco romane. Su questa base si stratificano successivamente gli apporti giudaico cristiani, medievali e rinascimentali (con tutto il loro bagaglio di tradizioni carolinge e bretoni, cortesi e cavalleresche, spirituali e mistico religiose) specialmente così come si sono espresse nella letteratura, romanza ed epica, e nel folclore. Il modello di riferimento del mito della Sibilla appenninica è quello delineato soprattutto nel romanzo di andrea da Barberino e nel resoconto investigativo letterario di Antoine de la Sale, entrambi del XV secolo.

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